La qualità della presenza
Seminario residenziale
Le profonde mutazioni socioculturali e antropologiche che stiamo diffusamente esplorando in Apeiron da un decennio, stanno producendo un altrettanto radicale mutamento nelle prassi psicoterapeutiche. Gran parte dei modelli psicoterapeutici che sono stati punto di riferimento nel panorama internazionale, oggi sono sottoposti a continue verifiche e integrazioni; alcuni sono addirittura portati ai margini per far spazio a nuove prassi metodologiche che vediamo erigersi sempre più a veri e propri modelli in grado di rispondere a più ampie casistiche di disturbi psichici.
Parallelamente stiamo notando a partire dalla viva esperienza di tanti colleghi che se da un lato la prassi clinica si sta arricchendo di tanti “nuovi colori”, dall’altro i tempi della “vita” personale e lavorativa dei terapeuti sembrano invece subire una preoccupante erosione sul fronte dello spazio-tempo che ognuno dovrebbe dedicare per garantire una buona qualità della Presenza nel setting; sempre più consapevoli che focalizzare e sostenere un particolare tipo di contatto relazionale rappresenti il cuore del processo di cura.
Ecco allora l’idea di dedicarci quest’anno, proprio in occasione del ventennale di Apeiron, al cuore della nostra prassi clinica, per rifondare il senso della Presenza nell’attualità della mutazione antropologica in atto.
